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Lavorare con l’ambiente in testa

04/03/2020 07:30

Dopo dieci anni la guida ai lavori verdi torna rinnovata ed in grado di delineare nuove prospettive lavorative in un settore, quello del “green jobs”, in continua espansione ed evoluzione

Il considerevole aumento delle professioni verdi ha reso necessario l’aggiornamento della guida ai lavori che si occupano a vario titolo di ambiente.

La “green economy” sta rivoluzionando in modo globale i prodotti ed i servizi forniti dalle aziende e, di conseguenza, anche i lavoratori devono possedere competenze verdi, specifiche nel caso di professioni ambientali in senso stretto, ma anche e soprattutto trasversali, cioè presenti nei curricula di professionisti che apparentemente non si occupano di ecologia.

A tutto questo si aggiunge la spinta verso l’ecosostenibilità richiesta dei consumatori, la quale è stata immediatamente intercettata dalle imprese di ogni settore merceologico, investendo in tecnologie verdi e sopratutto in competenze “green” e digitali.

Anche i percorsi di apprendimento formale si sono adeguati a questa tendenza ed oggi offrono formazione negli ambiti legati all’ambiente ed alla sostenibilità, con corsi di specializzazione ed indirizzi di laurea ad hoc.

La guida per orientare gli studenti e le famiglie sul percorso formativo da seguire offre un valido aiuto per incentivare la ricerca del lavoro in questi ambiti, ma anche a chi intenda cambiarlo, descrivendo le attitudini richieste per le varie professioni/figure proposte.

La guida vede i contributi del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, del Presidente della confederazione generale dell’industria italiana ed imprenditore Vincenzo Boccia, del vice segretario generale di UnionCamere Claudio Gagliardi, del Presidente del Conai Giorgio Qagliuolo e dell’Amministratore delegato del gruppo LifeGate Enea Roveda.

Il documento illustra ed orienta come approfondire quanto più possibile le competenze verdi nel campo dell’ecologia e della sostenibilità, proponendo corsi di studio autonomi o frequentando anche il mondo delle associazioni che spesso, oltre a far emergere le proprie attitudini ed abilità e quindi il proprio talento personale, può rappresentare anche un valido canale di accesso al mondo del lavoro.

Nel corso del 2018 il 78,8 % di tutti i contratti di lavoro programmati dalle aziende italiane sono stati destinati a persone che potevano vantare competenze “green”. I lavori verdi rappresentano per i giovani, ma non solo, una grande opportunità per garantirsi un futuro professionale solido, sicuro e soprattutto sostenibile, considerando che si tratta di professioni altamente qualificanti.

Testo di Sergio Lavacchini

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