Casalguidi (PT), avviate indagini nel sottosuolo
Sono in corso le indagini per il rilevamento della concentrazione di composti organici volativi (COV), al fine di individuare le fonti della contaminazione da cloruro di vinile dei pozzi
Sono partite lunedì 22 giugno e termineranno venerdì 26 Giugno 2020 le già pianificate indagini per il rilevamento della concentrazione di composti organici volatili (COV), tra cui il cloruro di vinile, nel sottosuolo, nella zone industriale del Redolone a Casalguidi.
Come già chiarito in una precedente ARPATNews (08/05/2020), l’indagine è finalizzata a localizzare meglio la fonte di contaminazione, e prevede l’effettuazione di n. 8 sondaggi con strumentazione MiHPT (MiHydraulic Profiling Tool) per il rilevamento della concentrazione di composti organici volatili (COV), tra cui il cloruro di vinile, nel sottosuolo.
Si ricorda che a seguito del rinvenimento nella falda acquifera di Cloruto di Vinile Monomero (CVM) ad opera di ARPAT, in Loc. Casalguidi a Serravalle Pistoiese, nell'area commerciale/industriale di Via del Redolone, gli Enti Pubblici coinvolti (Comune, ARPAT, Regione, AUSL) con la collaborazione di Pubbliacqua Spa hanno attivato fin da subito un Tavolo Tecnico per coordinare e decidere le azioni necessarie per affrontare la complessa problematica.
La Regione in questo caso, nell'ambito delle proprie competenze in materia di bonifica di siti inquinati, ampliatesi dopo l'entrata in vigore della L.R. 22/15 e già in capo alle province fino al 31/12/2015, svolge tra l'altro il ruolo che discende dall'art. 244 del Codice Ambiente. Si tratta della ricerca del soggetto responsabile della contaminazione, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e ARPAT principalmente.
Sono state dunque svolte indagini per la ricostruzione nel tempo delle attività industriali/commerciali succedutesi nell'area e che, per il tipo di processo produttivo, si ipotizza possano aver utilizzato Trielina e/o Percloroetilene. Tali composti un volta percolati in falda, successivamente, attraverso un processo noto in letteratura scientifica, si sono trasformati nel tempo in CVM.
La campagna, che avrebbe dovuto svolgersi nel mese di Marzo 2020, è stata ripianificata ed ha avuto inizio non appena le misure di sicurezza imposte dall’emergenza COVID-19 lo hanno reso possibile.
Sono stati necessari infatti ulteriori contatti fra la Regione Toscana, coordinatrice delle attività e i proprietari di tutte le aree dei punti individuati per l’espletamento della campagna, al fine di verificare le misure anticontagio da essi messi in atto, in modo da adattare i protocolli predisposti dall'esecutore dei sondaggi e consentire l’ingresso e lo svolgimento delle attività previste in sicurezza presso le proprietà private.
Mappa dei punti in cui verranno effettuati i sondaggi
L’attività consisterà nell’infiggere nel terreno una batteria di aste, di alcuni cm di diametro, la cui punta è collegata ad apparecchiature che consentiranno la misurazione delle concentrazioni di COV. I fori saranno spinti fino alla profondità massima di 20 m dal piano campagna e successivamente sigillati con il ripristino dei luoghi. I dati vengono acquisiti in tempo reale durante la perforazione, e sono visibili a monitor.
Si tratta di una tecnologia di ultima generazione che si ritiene possa fornire al contempo sia informazioni circa l'area sorgente della contaminazione, utile a individuare il soggetto responsabile, sia ad orientare la futura caratterizzazione dell'area ai fini della bonifica del sito. Al termine delle attività la ditta presenterà una relazione con i risultati delle indagini effettuate.
Esecuzione sondaggi
Ad esito di tali indagini la Regione emetterà l'ordinanza prevista dal comma 2 dell'art. 244 del Codice Ambiente. Questa potrà essere indirizzata, se ci sono sufficienti informazioni, al soggetto ritenuto responsabile della contaminazione o, diversamente, potrebbe sancire l'impossibilità di individuarlo. Nel primo caso, il soggetto ritenuto responsabile sarà diffidato ad intervenire per la bonifica del sito e se non interviene ad esso si sostituisce in danno il Comune. Anche nel secondo caso l'intervento di bonifica sul "sito orfano" è di competenza comunale.
Alla campagna di sondaggi prende parte, garantendo l’eventuale supporto necessario anche il personale tecnico di ARPAT, del Comune di Serravalle P.se e della Regione Toscana che coordina le attività.
Per tali attività la Regione ha incaricato la SGM Geologia e Ambiente Srl, operatore leader in Italia per il tipo di indagini in esecuzione, stanziando risorse per € 24.000 circa.
Sopra le foto delle attività, dei dati a monitor e la mappa riportante i punti in cui verranno effettuati gli 8 sondaggi.
- Cloruro di vinile nelle falde della zona di via del Redolone a Serravalle Pistoiese
- Nuova campagna di monitoraggio dei pozzi contaminati da Cloruro di vinile a Casalguidi (PT)
- Serravalle Pistoiese: pozzi contaminati da cloruro di vinile a Casalguidi