In arrivo i primi pollini tipici del periodo invernale, alte concentrazioni di pollini di cipresso
Sono presenti nell’aria, con concentrazioni basse anche pollini di nocciolo (Corylaceae), di ontano (Betulaceae), di frassino (Oleaceae). La tendenza per tutti è all’aumento ulteriore.
In questi ultimi giorni si segnala la presenza in atmosfera dei pollini di Cupressaceae/taxaceae , in tutte le stazioni della Rete ARPAT che effettuano il monitoraggio aerobiologico in Toscana.
In particolare nella stazione di campionamento di Firenze, a partire da mercoledi 11 febbraio, si è verificato un notevole aumento delle concentrazioni.
Sono presenti nell’aria, con concentrazioni basse anche pollini di nocciolo (Corylaceae), di ontano (Betulaceae), di frassino (Oleaceae). La tendenza per tutti è all’aumento ulteriore, sia pure questo fortemente condizionato dai fenomeni meteo ( precipitazione atmosferica e ritorno di basse temperature).
Gli allergici e altri soggetti interessati possono seguire le previsioni relative a questo e altri pollini sul sito web dell'agenzia alla pagina http://www.arpat.toscana.it/datiemappe/bollettini/bollettino-settimanale-dei-pollini/previsione-pollinica-con-commento-dellallergologo-firenze o su twitter utilizzando l'ashtag #pollini
L’allergia al polline del cipresso, in Italia, un tempo considerata una pollinosi "minore" è poi progressivamente cresciuta d'importanza in quanto il numero delle persone sensibilizzate è molto aumentato nell'area mediterranea negli ultimi anni. Si tratta di una “pollinosi invernale” e per questo motivo è stata sottostimata, dal momento che la sintomatologia presentata dai pazienti poteva essere confusa con quella delle forme virali del periodo invernale.
Tuttavia questo non basta per spiegare tutto l’incremento registrato negli ultimi anni che è dovuto anche al miglioramento delle tecniche diagnostiche ed all’aumento della concentrazione del polline circolante. L’incremento delle concentrazioni di pollini aerodispersi durante la stagione pollinica è anche dovuto all'esteso impiego delle Cupressaceae nell'allestimento di parchi e giardini e nella riforestazione.
I dati del monitoraggio aerobiologico indicano che il maggiore contributo all’indice pollinico allergenico (IPA) annuo è dato, in tutte le quattro stazioni della rete ARPAT, dalle cupressaceae/taxaceae che nel 2013 hanno fatto registrare nella stazione di Firenze una concentrazione totale di 24027 pollini/mc d’aria e nel 2014 un valore ancora più alto di 44133 pollini/mc d’aria, con una concentrazione massima giornaliera di 7288 rilevata il 19.02.2014.