I controlli ARPAT sulle emissioni in atmosfera
In una infografica il quadro dei controlli 2012
Una delle attività più significative e complesse svolte dall'Agenzia è costituita dal controllo delle emissioni in atmosfera. Controllo che avviene attraverso un campionamento effettuato "al camino" e può riguardare sia i macro-inquinanti (polveri, ossidi di azoto, ecc.) che i microinquinanti (diossine, IPA, ecc.) [in proposito vedi ARPATnews 019-13 sui controlli ai camini delle emissioni in atmosfera e 116-13 sui controlli dei microinquinanti]
Si tratta di impianti per i quali c'è normalmente una notevole attenzione da parte dell'opinione pubblica (ad esempio gli inceneritori dei rifiuti), ma non solo.
In molti casi sono aziende sottoposte ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ma talvolta no.
Complessivamente le aziende che hanno autorizzazioni alle emissioni in atmosfera in Toscana sono moltissime (si va dal piccolo carrozziere alla grande raffineria). ARPAT, nella sua programmazione annuale delle attività, tende ad individuare quel complesso di fonti di emissioni in atmosfera più significative, cioè che determinano una pressione più importante sull'ambiente, e su queste concentra la sua attività di controllo.
Peraltro, a queste attività svolte dall'Agenzia direttamente, si aggiungono anche i cosiddetti sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni (SME), dei quali sono dotate molte aziende alle quali l'installazione di tali dispositivi è stata prescritta in sede di autorizzazione (vedi ARPATnews 160-13 sui controlli ARPAT degli SME).
In una apposita infografica, ora l'Agenzia ha sintetizzato le attività di controllo alle emissioni in atmosfera più significative svolte nel 2012. Si tratta di 153 controlli che hanno riguardato 84 aziende. Da un rapida lettura dell'immagine si ha un quadro riepilogativo delle attività svolte.