I contributi ARPAT a IdroVulc 2013
Convegno tenutosi ad Orvieto dal titolo: "Acquiferi Vulcanici dell’Italia centrale: studi idrogeologici per la soluzione di problemi gestionali"
Il convegno (elenco interventi e poster) era finalizzato al confronto fra amministrazioni locali, comunità scientifica ed enti gestori della risorsa idrica sui problemi gestionali legati alle peculiarità qualitative delle acque sotterranee derivanti dagli acquiferi vulcanici dell’Italia centrale, che costituiscono un’importante risorsa per l’approvvigionamento idrico locale.
Il convegno, articolato in una sessione poster ed in una orale, ha rappresentato una occasione importante per fare il punto sulle più recenti conoscenze geochimiche ed idrogeologiche per la soluzione di problematiche connesse alla gestione degli acquiferi vulcanici dell’Italia centrale, sia per quanto riguarda l'aspetto quali-quantitativo che per quanto concerne gli utilizzi della risorsa a scopo idropotabile, termale e geotermico a bassa entalpia.
La partecipazione di soggetti appartenenti al mondo accademico, agli enti locali, al sistema agenziale, ai gestori del Servizio idrico ed alla libera professione, ha consentito una interessante discussione a margine dei singoli interventi.
Fra i vari interventi (vedi abstract), alcuni particolarmente interessanti relativamente all'origine delle anomalie di arsenico ed alluminio nel viterbese e orvietano e agli interventi messi in atto per la gestione dell'emergenza idrica conseguente alla decadenza delle deroghe per l'uso idropotabile.
Particolarmente significativo, soprattutto per la nostra realtà, il lavoro presentato dal CNR di Pisa, che verte sulla determinazione dei parametri idrodinamici dell'acquifero del Monte Amiata tramite prove in foro eseguite presso il piezometro profondo recentemente realizzato dalla Regione Toscana. Tali nuove conoscenze, integrate dai dati piezometrici in corso di acquisizione, consentiranno in prospettiva di disporre di un più dettagliato modello concettuale dell'acquifero, determinante per dare risposte definitive sulla dibattuta questione delle implicazioni connesse con lo sfruttamento del campo geotermico amiatino.
I contributi ARPAT:
- Definizione dei valori di fondo di sostanze pericolose nei corpi idrici sotterranei della Toscana (Alessandro Franchi e Stefano Menichetti) - presentazione orale e poster
- Valutazione dei trend delle concentrazioni di arsenico nei punti di monitoraggio del corpo idrico sotterraneo del Monte Amiata (Alessandro Becatti, Dario Giannerini, Stefano Menichetti e Giancarlo Sbrilli) - poster
- Boro ed Arsenico nell’acquifero alluvionale dell’alta valle del Fiume Cecina a valle del campo geotermico di Larderello (Sergio Grassi e Michele Amadori (IGG-CNR Pisa), e Fabrizio Franceschini ARPAT) - poster