Moria di pesci nel fosso Poggio alle Viti (Viareggio-Massarosa)
21/08/2012 13:01
Dai primi accertamenti effettuati sul campo è stato possibile individuare nella notevale carenza di ossigeno, verosimilmente provocata sia dalle elevate temperature che dall'abbassamento dei livello delle acque, una delle cause principali della moria.
A partire dalla giornata di ieri, 20 agosto 2012, è stata rilevata sul Fosso Poggio alle Viti, che segna il confine tra i comuni di Viareggio e Massarosa, un'ingente moria di fauna ittica. La seconda in Versilia nel giro di pochi giorni (vedi notizia moria pesci Fosso dell'Abate).
Il fenomeno è stato rilevato prevalentemente nelle vasche di carico delle idrovore gestite dallo stesso Consorzio.
Gli esemplari colpiti appartenevano sia a specie di acqua dolce (carpe, anguille, pesci gatto, ecc.) che di acque salmastre, quest'ultime appartenenti alla famiglia mugilidi.

ARPAT ha provveduto ad effettuare i campionamenti delle acque, così come previsto dal Decreto Regionale 6481/2009, con l'obbiettivo di individuare possibili cause della moria.
Dai primi accertamenti effettuati sul campo è stato possibile individuare nella notevale carenza di ossigeno, verosimilmente provocata sia dalle elevate temperature che dall'abbassamento dei livello delle acque, una delle cause principali della moria.
La biomassa ittica, normalmente presente nelle acque del fosso, si trova in eccesso rispetto alle nuove condizioni ambientali che si vengono a determinare per la riduzione di spazi disponibili e il consumo di ossigeno è uno dei primi effetti che ne derivano e rendono difficile la sopravvivenza degli organismi acquatici.
Il pronto intervento del Consorzio di Bonifica ha consentito recuperare anche consistenti quantitativi di anguille sopravvissute alla moria che, di concerto con i competenti uffici provinciali, verranno traslocate in altri ambienti più idonei.
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