Maleodoranze per un allevamento di bovini
Precisazioni in merito ad un articolo di un quotidiano
In relazione all'articolo "Maleodoranze molto intense ora la conferma anche l'Arpat", pubblicato dall'edizione in merito alla situazione descritta nella notizia "Maleodoranze a Pontedera provenienti da allevamento bovini", l'Agenzia ritiene opportuno fare alcune precisazioni.
Nel caso in questione, ma questo vale anche in generale, i tempi dell'attività di controllo sono legati, non solo ai ripetuti sopralluoghi effettuati sul posto, ma anche alle necessarie procedure amministrative di acquisizione degli elementi che possano condurre poi alle azioni finalizzate ad impedire la prosecuzione del disturbo e a comminare le eventuali sanzioni amministrative o, se del caso, penali conseguenti.
Nel caso dell'attività di allevamento di bovini nel comune di Pontedera che crea disturbo alla popolazione circostante con maleodoranze particolarmente forti, l'attività di controllo, non solo dell'Agenzia, ma anche degli altri enti e forze interessate, si è protratto alcuni mesi proprio per poter sostanziare con adeguati elementi, che hanno richiesto tempi tecnici indispensabili, un'azione che auspichiamo possa essere risolutiva del problema.
Solo una corretta attività amministrativa può garantire la procedibilità poi in termini di sanzioni amministrative e se del caso penali, evitando poi di trovarsi ad aver lavorato per nulla.
ARPAT non rilascia autorizzazioni, ma supporta le amministrazioni quando queste la coinvolgono, e cerca di farlo nel modo tecnicamente più appropriato ed approfondito possibile. Sono queste amministrazioni che, sulla base di riscontri oggettivi e di documenti probanti, possono poi riconsiderare e/o prescrivere comportamenti ed azioni di mitigazioni alle aziende.