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Lunedì 14 dicembre 2020

La gestione della mobilità: PUMS Ravenna 2020


Anche in questo ambito il fattore emergenza come acceleratore per attuare, a più livelli, il presidio e la gestione della mobilità

Il Mobility Management è uno degli argomenti della 4° Conferenza Nazionale dei Piani Urbani della Mobilità sostenibile (PUMS). L’iniziativa, patrocinata dal Ministero della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), Euromobility e Ferrovie dello Stato Italiane, oltre che dal Comune di Ravenna che ospita la Conferenza, intende porre l’attenzione sulla gestione della mobilità. L’evento moderato da Lorenzo Bertuccio di Eromobility ha visto la partecipazione di Tullio Berlenghi – Capo della Segreteria Tecnica MATTM e di Matteo Colleoni – Università Bicocca Milano.

Con la conversione in L. 77 del 17 luglio del cosiddetto “Decreto Rilancio” si è abbassato a 100 il numero di dipendenti che obbliga le imprese e le pubbliche amministrazioni ad adottare un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL). In attesa che il Ministero dell’Ambiente disciplini la materia, è già iniziata una nuova stagione per i mobility manager nostrani, quelli già operativi e quelli che entreranno in servizio nei prossimi mesi.

Il Decreto clima puntava sulle soluzioni classiche riprendendo delle misure volte a migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane puntando principalmente su un potenziamento dello sviluppo del trasporto Pubblico Locale (TPL) perché, afferma Berlenghi, la revisione del modello di mobilità nelle nostre aree urbane deve passare necessariamente dall’implementazione e dal rafforzamento dell’uso del TPL.

L’arrivo dell’emergenza sanitaria per il COVID-19 ha scompaginato la situazione, evidenziando i limiti e l’impossibilità di continuare a puntare su sistemi di trasporto che da un punto di vista della mobilità potevano essere efficaci anche se ben strutturati, ma che, data la situazione attuale, non avrebbero potuto garantire l’attuazione di quel distanziamento fisico necessario.

Questo ha obbligato, continua Berlenghi, a rivedere i piani e con il Decreto Rilancio si è proceduto a modificare il testo del decreto Clima ed all’art. 229 siamo intervenuti puntando prevalentemente sulla mobilità leggera perché occorreva puntare su forme di spostamento che fossero in grado di garantire il distanziamento fisico.

Altro elemento importante su cui far leva è stata l’incentivazione alla pianificazione della mobilità in ambito urbano. Occorre avere una regia degli spostamenti che altrimenti possono apparire senza senso ed incontrollati afferma Berlenghi ed invece è possibile orientare le scelte dei cittadini.

L’intervento di una nuova norma, che permetta di aumentare l’ambito di azione del mobility manager (MM) diminuendo il numero di dipendenti al di sopra dei quali devono essere redatti dai MM aziendali i PSCL, è il chiaro obiettivo di dare nuova forza ad una norma che c’era ma che aveva bisogno di essere raffinata per sviluppare tutte le sue potenzialità e giungere a dei risultati. 

M bus-e-bici.jpgIl comma 4 dell’art 229 del Decreto Rilancio riporta infatti: “...Al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale, le imprese e le pubbliche amministrazioni all’art. 1 comm. 2 del D.L.30,03,2001, n. 165, con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un Capoluogo di Regione, in una città metropolitana, in un Capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti ...sono tenute ad adottare, entro il 31.12 di ogni anno un piano per gli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un mobility manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile…. Con uno o più decreti di natura non regolamentare del MATTM di concerto con il MIT, sono definite le modalità attuative delle disposizioni di cui al presente comma... ”

È importante sottolineare la nuova attenzione rivolta alla figura del mobility manager (MM) in un momento particolarmente importante come quello attuale perché sono figure/ruoli necessari, non solo a livello aziendale o delle P.A., ma, aggiunge Lorenzo Bertuccio di Euromobility, anche quelle in ambito scolastico, per contenere in qualche modo i fenomeni di congestione, per garantire il distanziamento fisico tra le persone mediante il contingentamento degli ingressi a scuola, nelle aziende e nella P.A. promuovendo il più possibile il lavoro agile/smart working.

Non sono solo le aziende e le PA che esercitano un impatto importante sulla domanda di mobilità nelle aree urbane, ma anche tutta la quantità degli spostamenti che sono legati all’istruzione. Il mobility manager (MM) nelle scuole non è stato ancora attivato e non essendo operativo risulta mancante tutta la sua attività specifica di interazione e confronto con gli altri MM scolastici attraverso il coordinamento del MM di area che è previsto dalla norma, afferma Berlenghi.

Togliere o ridurre l’uso del mezzo privato, convincendo le persone che forse occorre limitare l’uso dei mezzi di proprietà, è l’obiettivo da perseguire mediante l’attuazione di una fattiva gestione della mobilità da parte dei MM aziendali, delle P.A., scolastici e di area.

Le auto private occupano spazio, siamo il secondo paese europeo per numero di auto procapite e ci attestiamo su valori di 700 auto per 1000 abitanti. Tale dato è insostenibile se lo si immagina in ambito urbano dove sarebbe più facile spostarsi con altre modalità di trasporto. In questo senso lo “sharing” è uno dei possibili contributi alla soluzione di cui MM devono tenere conto, applicabile sia per vetture che per micromezzi, questi ultimi utili all’ultimo miglio. Quanto sopra dovrebbe consentire, mediante strategie di mobilità del MM per guidare/orientare i flussi di utenza, non solo un ambiente urbano più salubre ma anche un abbattimento dei tempi necessari agli spostamenti indipendentemente dall’uso del mezzo impiegato.

Testo di Sergio Lavacchini 

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