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ARPAT News - newsletter sulle tematiche ambientali
Lunedì 23 novembre 2020

Il Mediterraneo, un mare di plastica


Un rapporto dell'IUCN stima la presenza di plastica

Ampiamente considerato come uno degli ambienti più minacciati al mondo, il Mar Mediterraneo è soggetto a un disastro causato dall'uomo ormai onnipresente: l'inquinamento da plastica.

A causa dell'elevata densità di popolazione, della mancanza di modalità adeguate di gestione dei rifiuti, dei grandi afflussi di turisti e della rilevante navigazione mercantile, questo ambiente è sottoposto ad una pressione significativa.

Il recente studio "The Mediterranean: Mare plasticum", pubblicato a cura del International Union for Conservation of Nature and Natural Resources (IUCN) combina:

  • Una stima della quantità di plastica accumulata in mare (Parte 1);
  • Una stima del flusso annuale di plastica che scorre in mare (Parte 2);
  • Una valutazione delle azioni chiave che potrebbero contribuire alla chiusura del "rubinetto di plastica" nel Mar Mediterraneo (Parte 3).

Secondo gli autori del rapporto, la plastica totale accumulata nel Mar Mediterraneo è stimata nell'ordine di grandezza di 1.178.000 tonnellate, con un possibile range da 53.500 a 3.546.700 tonnellate. L'ampiezza di una così elevata incertezza in questa stima è dovuta al fatto che la maggior parte delle ricerche svolte finora si è concentrata principalmente sulla plastica accumulata sulla superficie del mare, che costituisce meno dello 01% della quantità totale.

Lo studio stima una dispersione di plastica annuale media di 229.000 tonnellate (in un range da 150.000 a 610.000 tonnellate all'anno), costituite dal 94% di macroplastiche e dal 6% di microplastiche.

Secondo il rapporto i primi tre paesi che contribuiscono alla dispersione di plastica sono Egitto, Italia e Turchia. Gli "hotspot" per la plastica sono situati vicino alla foce dei principali fiumi (ad es. il Nilo) e vicino alle grandi aree urbane. 

plastica che arriva nel Mediterraneo

La stima della plastica presente nel Mediterraneo

La stima di quanta plastica si accumula nel Mar Mediterraneo è stata realizzata dallo studio analizzando la letteratura scientifica pubblicata nell'ultimo decennio, integrata dai dati proprietari di Oceaneye, un'organizzazione senza scopo di lucro, con la missione di: fornire informazioni e sensibilizzare il mondo sulle minacce dell'inquinamento da plastica degli oceani; contribuire alla ricerca scientifica raccogliendo dati, aiutando e sostenendo il lavoro della comunità scientifica. Oceaneye ha creato un approccio citizen-science in cui navi volontarie raccolgono plastica marina e la inviano all'organizzazione per ulteriori analisi. Ha 132 punti di campionamento nel Mar Mediterraneo.

ambiti ambientali presi in considerazione

letteratura scientifica esaminata

stima plastiche presenti nel Mediterraneo

macroplastiche per località

 microplastiche

valutazioni sintetiche sulla plastica dispersa nel Mediterraneo

plastica dispersa nel Mediterraneo ogni anno

possibili risposte


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Maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita




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