|
Realizzata a Barcellona la più ampia area a traffico limitato
La scelta politica di chiudere al traffico una grande superficie della città è alla base per l’attuazione e l’incentivazione di comportamenti virtuosi da parte della popolazione e motivo per incidere in maniera decisa sulle abitudini del singolo
All'inizio del 2020 è stata inaugurata a Barcellona la più grande zona a bassa emissione ZBE (zona de bajas emisiones) di tutto il sud Europa. L’iniziativa si è resa necessaria perché, secondo un rapporto del 2017 redatto dal dipartimento di sanità pubblica della città, l’alto livello di biossido di carbonio ha causato una media di 424 morti premature nel periodo 2010 – 2017.
Nonostante i 95 km quadrati siano stati interdetti ai veicoli ritenuti inquinanti è possibile comunque fare un giro completo intorno all’area ZBE che prevede dei varchi di accesso, monitorati da telecamere, consentendo l’ingresso solo ai veicoli che riporteranno sul parabrezza l’adesivo/badge DGT (Direccion General de trafico).
I veicoli interessati dal divieto sono quelli mossi da motori a benzina con dispositivi antinquinamento precedenti alla normativa Euro 3 e pertanto immatricolati prima del gennaio del 2000 e le vetture con motori Diesel costruiti prima della norma Euro 4 e pertanto immatricolati prima del 2005/2006.
La limitazione riguarda anche i furgoni immatricolati prima del 1 ottobre 1994 (prima dell’entrata in vigore della normativa Euro 1). È stato interdetto l’accesso alla ZBE anche ai motocicli ed ai ciclomotori immatricolati prima del gennaio 2003 e dunque precedenti alla normativa Euro 2 .
In totale l’amministrazione ha calcolato che sono circa 50,000 i veicoli inquinanti a cui è proibito entrare nella ZBE di Barcellona. Sono state previste anche delle esenzioni che riguardano il trasporto di persone a mobilità ridotta ed i veicoli dei servizi essenziali (medici, vigili del fuoco, polizia, ecc.) Sono inoltre esenti i proprietari di veicoli inquinanti e pertanto a circolazione limitata nella ZBE che avranno a disposizione nell’anno 10 giorni di autorizzazione personale per entrare in quest’area durante l’orario di limitazione previa registrazione su una piattaforma di autorizzazione, creata dall’AMB ( Area Metropolitana de Barcelona) ed al pagamento di una tassa di 2€ al giorno. Allo stesso modo, saranno concesse autorizzazioni per i veicoli stranieri che non hanno l’etichetta DGT ma che tuttavia soddisfano i criteri per poter circolare nella ZBE.
I veicoli compresi nelle categorie N1, N2, ed N3 adibiti al trasporto di merci come furgoni e camion ed i veicoli appartenenti alle categorie M2 ed M3, corrispondenti al trasporto di persone come autobus con più di 8 posti, avranno una moratoria di un anno per adattarsi. Sono state incluse anche le vetture taxi nei criteri di restrizione ed a tale proposito occorre sottolineare che attualmente il 50% della flotta delle auto che svolgono servizio di piazza hanno motori in grado di rispettare criteri ecologici e che questa percentuale è in crescita ogni anno confermando la tendenza della categoria a dotarsi di veicoli sempre più rispettosi dell’ambiente.
Il divieto di accesso all’area ZBE è attivo dalle ore 7,00 della mattina alle 20,00 della sera dal Lunedì al Venerdì mentre nei fine settimana e nei gg festivi la circolazione all’interno dell’area dei veicoli più inquinanti non sarà limitata.
Per gestire e monitorare gli accessi è stato previsto un sistema computerizzato per controllare, mediante radar, le targhe dei veicoli autorizzati a circolare nella zona a bassa emissione. Il sistema, composto da 70 telecamere e 20 punti di sorveglianza posizionati sugli incroci più trafficati ed agli ingressi della città corrispondenti ai varchi della ZBE, permetterà la lettura delle targhe con lettori ottici, i cui dati trasmessi automaticamente alla banca dati rendendo possibile la consultazione ed il riscontro immediato dei diritti all’accesso dei veicoli. Inoltre sono previste le installazioni di ulteriori 60 telecamere da parte dell’Area Metropolitana de Barcelona (AMB) e l’utilizzo di una vettura dotata di lettore ottico di targhe che circolerà all’interno della ZBE dal lunedì al venerdì nella fascia oraria dei divieti. Le multe comminate andranno da un minimo di 100 € fino a 1.800 € per infrazioni molto gravi.
La Direccion General de Trafico ha messo in distribuzione 5 tipologie di adesivi/badge ambientali per distinguere i veicoli da quelli meno a quelli più inquinanti. L’etichetta “zero emissioni” viene assegnata ai veicoli elettrici od ibridi con autonomia di alemeno 40 Km/h, mentre l’etichetta “Eco” è concessa ai veicoli ibridi con autonomia inferiore ai 40 Km/h o a quelli alimentati a gas naturale.
Il progetto ha coinvolto anche la Generalitat de Catalunya impegnata ad offrire alla cittadinanza un’efficace gestione di parcheggi “park & ride” ma anche ad individuare nuove aree strategiche dove realizzarne di nuovi. I parcheggi avranno lo scopo di far crescere la propensione dei passeggeri all’uso del Trasporto Pubblico Locale (TPL - treno autobus tram) attribuendogli un carattere dissuasivo all’uso dei mezzi di proprietà. Alla base di questa scelta c’è l’idea delle autorità municipali di rafforzare in maniera determinante il trasporto pubblico. Per tale motivo è previsto di aggiungere un convoglio su ogni linea della metropolitana durante le ore di punta in modo da aumentare la frequenza dei passaggi ed aggiungere due convogli doppi (carrozze a due piani) alle linee tranviarie riducendo anche qui la frequenza dei passaggi di 1 minuto, passando da 5 a 4. Per quanto riguarda il trasporto locale su gomme nella città saranno immesse 50 nuove vetture/bus e per accelerare l’acceso e la circolazione all’interno della ZBE saranno realizzate nuove corsie dedicate.
Di particolare rilievo la misura individuata dall’Area Metropolitana de Barcelona (AMB) per incoraggiare il ritiro dalla circolazione di autoveicoli a maggior impatto ambientale, si tratta di una carta verde “T–verda” (Targeta Verda) personale con validità triennale per l'uso gratuito dei trasporti pubblici rilasciata ai possessori di auto inquinanti che hanno avviato alla demolizione il proprio veicolo almeno 6 mesi prima della richiesta della T-verda e che contemporaneamente si impegnano a non acquistare nessun tipo di veicolo nel periodo di validità della carta.
Se l’intero impianto dell’iniziativa appare drastica, non è più possibile affermare che non sia necessaria, considerato che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha calcolato che l’inquinamento dell’aria in Spagna provoca 10.000 decessi l’anno rendendo tali provvedimenti ormai irrevocabili. Per centrare l’obiettivo fondamentale è stato sicuramente l’allineamento e le sinergie poste in campo da tutte leamministrazioni che ne hanno condiviso modalità e scopi. Comune, Area metropolitana (che coinvolge la città di Barcellona ed altri 35 Comuni limitrofi ) e Generalitat si sono trovate d’accordo approvando in consiglio comunale con ampia maggioranza le misure della manovra. Il blocco, oltre a migliorare la salute degli oltre 5,5 milioni di abitanti, è pensato anche per esortare i cittadini a cambiare le proprie abitudini incentivandoli ad usufruire dei servizi messi a disposizione e rappresentati non solo dal TPL ma anche dalle compagnie di “car-sharing” elettrico e di tutte le altre soluzioni di trasporto a basse emissioni, comprese quelle della micromobilità (monopattini e scooter a batteria).
Testo di Sergio Lavacchini
Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati
Maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita