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Mercoledì 08 gennaio 2020

La qualità urbana delle città italiane: la classifica ICity Rank


Solidità economica, mobilità sostenibile, tutela ambientale, qualità sociale, capacità di governo, trasformazione digitale: 6 dimensioni in cui si può declinare la qualità urbana secondo la graduatoria ICity Rank

Ogni anno Forum PA valuta quanto le città italiane risultino dinamiche, funzionali, ecologiche, vivibili, gestibili, innovative e capaci di promuovere uno sviluppo sostenibile, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Per valutare ciò, l’analisi prende in considerazione sei dimensioni relative alla qualità urbana:

  1. solidità economica, basata su indicatori di consistenza economica, creazione di opportunità di lavoro, innovazione del sistema imprenditoriale e produttivo
  2. mobilità sostenibile, che esamina la capacità delle città di garantire la mobilità interna in forme ambientalmente sostenibili
  3. tutela ambientale, che valuta l'impegno e i risultati raggiunti nella tutela dell’ambiente urbano attraverso indicatori che riguardano suolo, aria, verde, energia, rifiuti e gestione delle acque
  4. capacità di governo, che misura i livelli di partecipazione civile, innovazione amministrativa e le condizioni di legalità e sicurezza
  5. qualità sociale, basata su indicatori relativi a criticità culturali e servizi sociali, istruzione, flussi turistici e attività culturali
  6. trasformazione digitale, che misura il livello raggiunto dalle città nel percorso di trasformazione digitale.

I 6 indici sono, a loro volta, elaborati a partire da oltre 100 indicatori tratti da fonti qualificate come Istat, Unioncamere, AGCOM, ARERA, ANCI, INAIL, ISPRA, SIAE, Banca d’Italia, MEF, Min. Interno, o da specifiche indagini e rilevazioni effettuate da FPA.

Venendo ad esempio alla mobilità sostenibile, gli indicatori analizzati in questo caso sono ricondotti a quattro ambiti:

  • sviluppo del trasporto pubblico
  • impatti del traffico veicolare
  • strumenti di governo della mobilità
  • diffusione dei processi di innovazione

dimensione della tutela ambientalePer quanto riguarda invece la dimensione della tutela ambientale, i 20 indicatori scelti coprono gli ambiti delle condizioni del suolo e dell’aria, del verde e di tre servizi ad elevato impatto ambientale: energia, rifiuti e acqua (vedi immagine a fianco).

L’indice di tutela ambientale che viene fuori, rispetto ad altri indici di qualità ambientale, evidenzia il percorso fatto dalla città verso una maggiore sostenibilità del proprio impatto ambientale.

Prodotto dell’analisi di Forum PA è una classifica, alla cui vetta quest’anno troviamo Milano, premiata per la sua capacità di interpretare il cambiamento; Firenze e Bologna si avvicinano molto ed in alcune dimensioni superano addirittura la città lombarda (nell’immagine a seguire la classifica delle prime 10).

Classifica generale

A parte poche eccezioni, il primo terzo della graduatoria è caratterizzato dalle città del “nuovo triangolo produttivo”, la parte centrale dalle restanti città del centronord e la parte finale dalle città del sud.

Un’analisi specifica della dimensione della tutela ambientale ci mostra un’altra classifica, con Trento al primo posto grazie alla qualità del servizio idrico e la depurazione dei reflui, seguita da Prato, leader nell’andamento della produzione dei rifiuti e iniziative per i rifiuti. Al terzo posto Bologna, leader nella qualità del servizio idrico, nella depurazione dei reflui e nell’adeguamento energetico del patrimonio comunale.

Seguono nella classifica delle dimensione tutela ambientale Firenze e Pisa a pari merito, Verbania, Rimini, Biella, Macerata (leader per l’indicatore relativo al PM10) e Perugia.

Altre città leader per singoli indicatori sono: Enna (quota suolo consumato), Roma (andamento consumo di suolo), Savona (perdita servizi ecosistemici), Messina (incidenza verde), Matera (disponibilità verde pubblico), Forlì (gestione verde), Sassari (PM2,5), Siracusa (andamento PM10), Chieti (andamento PM2,5), Piacenza (andamento consumo elettrico), Trieste (qualità servizio elettrico), Treviso (incidenza raccolta differenziata), Fermo (andamento consumi idrici), Monza (dispersione idrica).


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