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Rifiuti spiaggiati lungo le coste toscane
Aggiornamento relativo al monitoraggio di ARPAT nell’ambito della terza annualità del Piano Operativo delle attività per la Marine Strategy. Rinnovato l'Accordo tra Ministero dell'Ambiente e Regioni costiere per proseguire le attività di monitoraggio nel triennio 2018-2020
Nell’ambito delle attività disciplinate dalla direttiva Marine Strategy avevamo già parlato del Modulo 4 “Rifiuti Spiaggiati” che prevede, per la Toscana, la raccolta di dati sui rifiuti presenti lungo le spiagge in 5 punti di campionamento con l’obbiettivo di definirne le quantità, i trend e le possibili fonti di inquinamento.
Nel 2017 ARPAT ha effettuato i 2 campionamenti previsti per la terza annualità del Piano Operativo delle Attività (2015-17), uno nel mese di marzo e uno nel mese di novembre. Le zone interessate sono state:
- Spiaggia Vittoria Apuana (Forte dei Marmi, Lucca)
- Marina di Vecchiano (Vecchiano, Pisa)
- Castagneto Carducci (Livorno)
- Quagliodromo (Piombino)
- Collelungo (Grosseto)
Le aree indagate sono state individuate nelle fasi iniziali di questa attività di monitoraggio in quanto aree che rispettano i criteri previsti dalla metodologia.
All’interno delle aree sono state individuate 3 porzioni di spiaggia da campionare, ricoprendo l’intera larghezza della spiaggia, dalla battigia fino al sistema dunale o comunque alla vegetazione e/o eventuali manufatti presenti. Ciascuna porzione ha una lunghezza pari a 33 m e deve essere separata dalla successiva da non più di 50 m.
Per ogni area di campionamento sono state registrate le caratteristiche fisiche e geografiche della spiaggia: per esempio la vicinanza di aree urbanizzate, di foci e/o scarichi, di porti, di siti industriali, di stabilimenti e/o chioschi, se la spiaggia è o meno ad uso balneare, se è accessibile per via pedonale, con veicoli, con barche o remota.
Inoltre sono state registrate informazioni riguardanti la composizione della spiaggia espressa in termini di percentuale di sabbia, ciottoli, costa rocciosa e anche la pendenza.
In corrispondenza di ogni tratto di campionamento di 33 m è stata registrata la posizione di inizio e fine campionamento (latitudine e longitudine), la misura del tratto campionato e la durata del campionamento. Le coordinate sono state registrate con sistema GPS (gradi sessadecimali: GG°, GGGGGG) in WGS84 UTM 32.
È stata annotata anche l’eventuale raccolta di rifiuti durante l’attività di campionamento e la data dell’ultima pulizia della spiaggia se conosciuta.
Per quanto riguarda la metodologia adottata nel censimento del rifiuto, è prevista un’osservazione eseguita ortogonalmente alla costa registrando gli elementi visibili sulla spiaggia purché di dimensioni superiore a 2,5 cm, fatta eccezione per i mozziconi di sigaretta.
Il primo passaggio consiste nella definizione dell’origine del rifiuto che può essere: spiaggiato, deposto o di origine indeterminata.
Successivamente si provvede all’identificazione del rifiuto censito e quindi alla catalogazione dello stesso in una delle categorie (items) previste dalla metodologia, che sono: plastica e polistirene, gomma, tessuti, carta e cartone, legno, metallo, vetro e ceramica, rifiuti sanitari, rifiuti medici, feci.
Ogni categoria comprende poi tutta una serie di sotto-categorie; ad esempio tra la plastica e polistirene ritroviamo buste, involucri alimentari, fogli plastica, flaconi, vasi in plastica, polistirolo ecc..
I rifiuti non riconducibili a nessuna di queste categorie ricadono nella tipologia “altra voce”, che prevede una breve descrizione da riportare nella scheda metodologica corredata, se possibile, da documentazione fotografica. Alcune delle suddette categorie sono riportate nella tabella sottostante.
I dati cosi raccolti vengono rapportati alla lunghezza della spiaggia campionata e quindi espressi come numero di oggetti/33 m.
Da un primo esame a livello qualitativo dei dati raccolti risulta che le categorie di rifiuti maggiormente rappresentate nei vari siti di campionamento, per entrambe le campagne effettuate nel 2017, sono:
mozziconi di sigarette (IT32), cotton fioc (IT53) imballaggi e involucri alimentari (IT7), articoli per la pesca (IT16), bottiglie e contenitori per olio motore (IT3) e altri rifiuti definiti genericamente “altri oggetti in plastica” (IT19).
Questi dati sono trasmessi da ARPAT ad ARPA Liguria, capofila della sottoregione del Mediterraneo Occidentale, per l’inoltro al Ministero per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare, che provvederà alla elaborazione e successiva diffusione dei risultati.
Il MATTM infatti è l’autorità competente per l’attuazione della direttiva sulla Strategia Marina 2008/56/CE e fin dal 2015, con apposito finanziamento, ha affidato al Sistema Nazionale delle Agenzie Ambientali la realizzazione di una parte dei piani di monitoraggio previsti dal D.Lgs 190/2010.
A seguito del recente rinnovo dell’Accordo operativo tra Ministero dell’Ambiente e Regioni costiere le attività di monitoraggio per la "Marine Strategy" proseguiranno per il triennio 2018-2020.
Testo elaborato anche con la collaborazione di Michela Ria, Settore Mare, e Francesca Chiostri
Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati
Maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita