Estate: tempo di ozono
Con l'avvicinarsi dell'estate è ripreso il servizio di previsioni sull'ozono in Toscana, realizzato in collaborazione fra ARPAT e Consorzio LaMMA per tutto il periodo estivo
In estate, soprattutto in presenza di forte ondate di caldo, si può assistere ad un aumento delle concentrazioni di ozono. I valori massimi sono raggiunti nelle ore più calde della giornata, dalle 12 alle 18, per poi scendere durante le ore notturne.
Ricordiamo che l’ozono rappresenta il parametro più critico per la nostra regione ed il raggiungimento del valore obiettivo per la protezione della salute umana risulta ogni anno difficoltoso in una buona porzione del territorio toscano. Questo valore obiettivo, che consiste nel numero di 25 medie massime giornaliere di 8 ore superiori a 120 µg/m3 (microgrammi/metrocubo), come media dei valori degli ultimi tre anni, è uno dei tre parametri di riferimento per l'ozono indicati dalla normativa per la tutela della salute della popolazione, insieme alla soglia di informazione, pari alla media oraria di 180 µg/m3, e alla soglia di allarme, pari alla media oraria di 240 µg/m3.
Lo scorso anno, il valore obiettivo per la protezione della salute umana è stato superato presso quattro stazioni, pari al 40% della rete regionale: la stazione di PT-Montale della zona delle Pianure interne, le due stazioni di FI-Signa e di FI-Settignano dell’Agglomerato di Firenze e la stazione di LU-Carignano nella zona delle Pianure costiere.
Le medie orarie massime registrate nel 2024 sono state invece, per tutte le stazioni, inferiori alla soglia di informazione di 180 µg/m3, per cui non si è verificato alcun fenomeno di superamento delle soglie né di attenzione né di allarme.
Nel mese di maggio di quest’anno fino alla prima settimana di giugno i livelli di ozono sono stati simili a quelli dello scorso anno con valori orari che saltuariamente raggiungevano il 120 µg/m3, mentre dalla fine della prima settimana di giugno i livelli stanno velocemente aumentando con alcuni valori massimi orari fino a 165 µg/m3.
Come riportato sul sito del CNR-ISAC questo aumento potrebbe in parte anche essere attribuibile agli effetti dei vasti incendi boschivi in Canada.
Come fare a conoscere i livelli di questo inquinante nel proprio territorio e sapere come comportarsi in caso di alte concentrazioni
In primo luogo è possibile consultare, dal lunedì al venerdì fino al 15 settembre, con aggiornamento entro le ore 11.00, il bollettino con le previsioni, fatto da ARPAT e LaMMA; attraverso una mappa che permette di visualizzare la regione Toscana con differenti colori in funzione delle concentrazioni di ozono, il servizio riporta i livelli delle concentrazioni misurate il giorno precedente tramite la rete regionale di rilevamento della qualità dell'aria gestita da ARPAT e fornisce un'indicazione sulla tendenza per il giorno stesso e il giorno successivo in base alla previsione di alcuni parametri meteo, come temperatura, pressione atmosferica, irraggiamento solare (che dipende della nuvolosità) e vento, che influenzano l’andamento dell’inquinante. La previsione della concentrazione è fornita dal modello di dispersione degli inquinanti CAMx, attivo presso il Lamma, che simula il trasporto, la dispersione e le trasformazioni chimiche di alcuni inquinanti, incluso l’ozono.
Le classi di criticità in base ai quali viene valutata la concentrazione sono:
- nessuna, colore verde (valori inferiori a 120 μg/m3)
- media, colore giallo (valori tra 120 e 180 μg/m3)
- alta, colore rosso (valori tra 180 e 240 μg/m3)
- molto elevata, colore viola (valori superiori a 240 μg/m3)
Sempre dal lunedì al venerdì sono disponibili i dati quotidiani di concentrazione di ozono registrati da ARPAT (vedi Bollettino ozono). Sul sito Web sono anche disponibili i dati in tempo reale di questo inquinante gassoso.
Per saperne di più sull’ozono: gli strumenti informativi a disposizione del cittadino
L’ozono è un inquinante cosiddetto “secondario”, in quanto non viene emesso direttamente da una sorgente, ma si forma in determinate condizioni ambientali a partire da altri inquinanti primari detti “precursori” (principalmente ossidi di azoto e idrocarburi reattivi). Tra i fattori che influenzano l’andamento dell’ozono, importanza notevole hanno le condizioni climatiche. Infatti, quanto più queste sono favorevoli alla formazione di questo inquinante (condizioni di cielo sereno, alte temperature, calma o brezza di vento, ecc..), tanto più si innalzano i livelli in atmosfera. Le condizioni climatiche favorevoli al raggiungimento di livelli elevati di ozono si verificano sostanzialmente a fine primavera e durante l’estate.
L'ozono di cui parliamo non è da confondersi con il cosiddetto "buco dell'ozono", in quel caso si tratta infatti dello strato di ozono, lo scudo che protegge la vita sulla Terra da livelli nocivi dei raggi ultravioletti.
Per approfondire e spiegare questi aspetti ARPAT mette a disposizione del pubblico diversi strumenti informativi; a fianco, infatti, del servizio di previsione, del bollettino quotidiano e dei dati in tempo reale già citati, l’Agenzia ha realizzato anche due documenti divulgativi, appartenenti alle collane Chi fa cosa in Toscana e Schede informative:
- L'ozono un inquinante tipicamente estivo spiega cosa è possibile fare per difendersi dall’esposizione all’ozono ed anche per limitare l’inquinamento;
- Inquinamento da ozono - Chi fa cosa in Toscana fornisce sintetiche ed utili indicazioni per orientare i cittadini fra le competenze dei diversi enti coinvolti nella tematica, da ARPAT, ad ASL, ai Comuni.