Il controllo dei composti organoalogenati nelle acque minerali naturali
Il lavoro mette in evidenza i punti critici nei quali si può avere una contaminazione, seppur in lieve entità, delle acque minerali da parte dei solventi organoalogenati partendo dalla sorgente arrivando al prodotto finito attraverso le tubazioni, la linea di imbottigliamento, lo stoccaggio e la distribuzione. Poiché il Decreto 31 maggio 2001 prevede che questi composti siano assenti ai limiti di rivelabilità facendo riferimento alle metodiche degli Standard methods for the examination of water and wastewater dell’American Public Health Association, si è messo a punto un sistema di analisi che per mezzo di Purge & Trap GC/MSD con criofocalizzatore permette di raggiungere la sensibilità prevista dalla normativa.