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Relazione annuale sullo stato della qualità dell'aria nella Regione Toscana - anno 2015

Rete regionale di rilevamento della qualità dell'aria

Anno di pubblicazione: 2016

A cura di: ARPAT – Settore Centro Regionale per la tutela della qualità dell'aria

In collaborazione con:

Pagine: 138

Prezzo:

Il panorama dello stato della qualità dell’aria ambiente della Toscana è risultato nel complesso positivo. Le criticità emerse relativamente al rispetto dei limiti o dei valori obiettivo indicati dalla normativa sono relative a particolato PM 10, biossido di azoto e ozono

Il panorama dello stato della qualità dell’aria ambiente della regione toscana emerso dall’analisi dei dati forniti dalle rete regionale di monitoraggio, dei dati forniti dalle stazioni locali, dei risultati delle campagne indicative effettuate sul territorio regionale, dall’analisi delle serie storiche con test di Mann-Kendall è risultato nel complesso positivo.

Le criticità emerse relativamente al rispetto dei limiti o dei valori obiettivo indicati dalla normativa sono relative a particolato PM 10, Biossido di Azoto e Ozono.

Particolato PM10: Nel 2015 il limite di 35 superamenti della media giornaliera di 50 μg/m3 non è stato rispettato in 5 stazioni della Rete Regionale appartenenti alle due zone “Prato Pistoia” e “Valdarno pisano e Piana lucchese”. I superamenti si sono verificati principalmente presso i siti di tipo fondo (4 stazioni su 5). Diversamente, il valore limite sul valore medio annuale di 40 μg/m3 è stato rispettato in tutte le trenta stazioni di Rete Regionale. I valori medi più alti sono stati rilevati presso le stazioni della “Zona Valdarno pisano e Piana lucchese”. La valutazione approfondita del trend dal 2003 al 2015 dei livelli di concentrazione in atmosfera di PM10 giornaliero indica un trend decrescente per tutte le tipologie di stazioni e per tutte le zone; fanno eccezione tre stazioni di fondo per le quali non è possibile individuare un trend statisticamente significativo (Pi- S. Croce, AR- Casa Stabbi, MS Colombarotto).

Particolato PM2,5: Il limite normativo di 25 μg/m3 come media annuale non è stato superato in nessuna della stazioni della Rete Regionale. I valori più alti di PM2,5 sono stati registrati nella “Zona Valdarno pisano e Piana lucchese” e zona “Zona Prato Pistoia” da due stazioni di tipo fondo a confermare la natura secondaria di questo inquinante.

Biossido di azoto NO2: Nel 2015 è stata confermata la criticità del fattore traffico sui valori medi di tale inquinante, infatti i valori medi annuali più alti sono stati registrati rispettivamente nelle 8 stazioni di traffico urbano con due superamenti della media annuale di 40 μg/m3 verificatisi presso le due stazioni del comune di Firenze. Il limite di 18 superamenti della media oraria di 200 μg/m3 è invece stato rispettato in tutte le stazioni di Rete Regionale. Per il biossido di azoto è stato individuato un trend decrescente negli anni 2003-2015 statisticamente significativo nel 69% dei casi (18 stazioni di monitoraggio su 26). Nel 23% dei casi (6 stazioni di monitoraggio su 26) è stata osservata l’assenza di trend; una stazione di monitoraggio su 26 presenta un trend crescente.

Monossido di carbonio (CO), Biossido di zolfo (SO2) e benzene: Il monitoraggio relativo al 2015 ha confermato l’assenza di criticità alcuna ed il pieno rispetto dei valori limite. Solfuro di idrogeno (H2S) : I valori registrati presso le stazioni della rete regionale sono ampiamente inferiori al riferimento dell’ OMS-WHO, per entrambi i siti di monitoraggio. Per quanto riguarda il disagio olfattivo invece presso PI-Montecerboli i valori sono stati superiori alla soglia di disagio per il 24% del tempo di monitoraggio.

Ozono: Analogamente agli anni precedenti è stata confermata la criticità di questo parametro nei confronti dei valori obiettivo previsti dal D.Lgs. 155/2010, infatti nel 2015 il limite per la protezione della popolazione non è stato rispettato nel 60% dei siti ed il limite per la protezione della vegetazione non è stato rispettato nel 70% dei siti. Durante il 2015 inoltre si sono verificati numerosi episodi di superamento della soglia di informazione (media massima oraria 180 Cg/m3), fenomeno che non era avvenuto nel 2014.

Idrocarburi Policiclici Aromatici IPA: I dati mostrano che il valore obiettivo di 1,0 ng/m3 per il Benzo(a)pirene come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni di Rete regionale, con un divario tra i valori medi registrati dalle stazioni della zona costiera e quelli registrati nelle zone interne. Infatti le medie annuali della “Zona Costiera” sono molto inferiori al valore limite (tra il 10 e 15% del VL) in tutti e tre i siti; i valori medi registrati nelle zone interne sono invece più elevati con massimo dell’80% del limite nella stazione di fondo del comune di Lucca.

Metalli pesanti (Pb, Cd, As, Ni): Il monitoraggio relativo al 2015 ha confermato l’assenza di criticità alcuna ed il pieno rispetto dei valori limite per il piombo e dei valori obiettivo per arsenico,nichel e cadmio.

È disponibile anche la versione sfogliabile della pubblicazione (sito Web esterno, si apre in una nuova finestra)
 

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