Monitoraggio acque marino costiere della Toscana - Anno 2023
Anno di pubblicazione: 2025
A cura di: Antonio Melley, Daniela Verniani - ARPAT, Settore Mare
In collaborazione con:
Pagine: 84
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La classificazione dello stato ecologico e chimico dei corpi idrici marino costieri può essere fatta solo al termine di un triennio di monitoraggio; il 2023 (secondo anno del triennio 2022-24) può solo fornire alcune indicazioni provvisorie.
Lo stato ecologico descrive la qualità delle acque integrando gli Elementi di Qualità Biologica - EQB (biomassa fitoplanctonica, macroalghe, Posidonia oceanica e macrozoobenthos) con gli elementi chimico-fisici a sostegno (indice trofico TRIX) e con le sostanze chimiche non prioritarie nelle acque (tabella 1/B D.Lgs. 172/2015). L’elaborazione definitiva dello stato ecologico di un corpo idrico avviene alla fine di un triennio, quando è possibile effettuare la media dei risultati ottenuti in 3 anni di campionamento per la biomassa fitoplanctonica e per il TRIX e il completamento dei monitoraggi per il calcolo di tutti gli altri EQB che hanno cadenza triennale. I possibili livelli di classificazione sono 5, in ordine decrescente di qualità ambientale: “Elevato”, “Buono”, “Sufficiente”, “Scarso”, “Cattivo”.
Nel 2022-2023 solo la biomassa fitoplanctonica è stata monitorata in tutti i 16 corpi idrici toscani, mentre gli altri EQB hanno avuto una copertura parziale (circa un terzo dei corpi idrici). Lo stato ecologico provvisorio, sulla base dei dati 2022-2023, mostrerebbe:
- il 63% (10) dei corpi idrici toscani in qualità elevata;
- il 25% (4) in qualità buona;
- il 12% (2) in classe sufficiente.
Se queste valutazioni venissero confermate alla fine del triennio 2022-24, la classificazione complessiva dello stato ecologico sarebbe leggermente peggiorata rispetto ai trienni precedenti.
Lo stato chimico descrive la qualità dei corpi idrici in base alla presenza di sostanze chimiche nelle acque e nel biota (tabella 1/A del D.Lgs. 172/2015), distinguendo tra stato “Buono” e “Mancato conseguimento dello stato buono” (non buono).
Nel 2022 e nel 2023 il monitoraggio chimico nella colonna d’acqua è stato effettuato su tutti i corpi idrici, mentre la matrice biota (pesci e molluschi) è stata analizzata solo in 3 corpi idrici nel 2022 e in 14 su 16 nel 2023.
Una prima valutazione dello stato chimico (anche questi dati devono essere valutati su un
triennio) sulla base dei superamenti degli standard di qualità ambientale (SQA) nelle acque
evidenzia che:
- nel caso dei metalli, il mercurio risulta superiore alla concentrazione massima ammissibile (>SQA-CMA) in 3 casi (Giglio nel 2022, Rosignano ed Elba Nord nel 2023), mentre il nichel risulta superiore alla media annuale (>SQA-MA) in 4 corpi idrici (Costa livornese, Costa dell’Uccellina, Costa dell'Argentario e Arcipelago Isole Minori), in 2 dei quali (Costa livornese e Costa dell'Argentario) anche della SQA-CMA;
- in Costa del Serchio sono state rilevate concentrazioni di TBT superiori alla media annuale (SQA-MA) nel 2022 e nel 2023;
- in costa Pisana e Costa del Serchio le concentrazioni di benzo[ghi]perilene nel 2022 risultano eccedere la concentrazione massima (SQA-CMA);
- a Carbonifera (Costa di Follonica) il benzo[a]pirene supera lo SQA-MA ed altri 3 IPA (benzo[k]fluorantene, benzo[b]fluorantene e benzo[ghi]pirilene) in uno stesso campione (26 luglio) risultano eccedere la concentrazione massima (SQA-CMA) nel 2022;
- tutte le altre sostanze dell’elenco di priorità risultano inferiori agli standard ambientali e spesso del limite di quantificazione.
Sulla base della sola matrice acqua, il 44% dei corpi idrici (9) della Toscana risulta essere in uno stato chimico buono.
I dati rilevati nel biota indicano alte concentrazioni (>SQA-CMA) di mercurio e PBDE in quasi tutti i corpi idrici, mentre per Costa del Cecina risulta anche il superamento del DDT e l’esaclorobenzene (HCB) in Costa di Follonica e Costa dell'Argentario, determinando il peggioramento dello stato chimico di quasi tutti i corpi idrici.
In definitiva, integrando i risultati ottenuti dal monitoraggio delle acque e del biota il 94% dei corpi idrici della Toscana risulta essere in uno stato chimico non buono nel biennio 2022–2023, ma la sola eccezione (Foce Ombrone) è dovuta alla mancanza di campioni di biota sia nel 2022 che nel 2023.
Per quanto in Toscana i sedimenti non vengano usati per la definizione dello stato chimico,
anche nel 2023 si è continuato a monitorare questa matrice, evidenziando che:
- il mercurio presenta valori ampiamente superiori a quelli di fondo naturale nei fondali di Antignano (Costa livornese) e di Rosignano;
- arsenico e cromo risultano presenti in concentrazioni elevate nella maggior parte dei corpi idrici della Toscana, come osservato da almeno 10 anni;
- tra le sostanze di sintesi, nel 2022 oltre ad un leggero superamento per il dieldrin a Piombino, si deve sottolineare la particolare distribuzione dell’esaclorobenzene (HCB), che nel 2023 supera lo standard di qualità ambientale nelle stazioni di Antignano (Costa livornese) e Rosignano (Costa di Rosignano), come accaduto quasi sempre dal 2016.
La presenza di mercurio in quantità significative e spesso superiori agli SQA nelle diverse matrici controllate (acqua, pesci e sedimenti) è una caratteristica di molta parte dei corpi idrici costieri della Toscana, ma diventa una costante critica in Costa di Rosignano per la presenza storica dello scarico generale dello stabilimento Solvay, con una tendenza all’aumento nei sedimenti tra 2013 e 2023 ed accoppiato spesso a concentrazioni elevate di esaclorobenzene.
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