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Telelavoro

Il telelavoro in ARPAT è stato introdotto, in ottemperanza al Piano delle Azioni Positive 2011-2013 promosso dal CUG dell'Agenzia, a seguito di una procedura di concertazione con le parti sindacali di comparto nonché di consultazione del CUG stesso. L'intento è stato quello di venire incontro alle esigenze familiari e di salute dei dipendenti, cercando di conciliare nel migliore dei modi i bisogni personali di ciascuno con le necessità lavorative.

 Il Disciplinare attualmente vigente - approvato con decreto del Direttore Generale n. 131 del 07/10/2016 - definisce le tipologie di telelavoro attuabili in Agenzia e la procedura per la loro attivazione.

Le tipologie di telelavoro regolamentate dal vigente Disciplinare sono quelle previste alle lettere a) e b) dell'art. 36 del CCNL di comparto del 20.09.2001:

  • telelavoro presso altra sede  territoriale: attività lavorativa svolta presso una sede dell'Agenzia diversa da quella della propria struttura di appartenenza
  • telelavoro domiciliare: svolgimento della prestazione lavorativa da parte del dipendente presso il proprio domicilio.

Superata positivamente una prima fase di sperimentazione, l'ultimo avviso interno indetto con decreto DG n. 17/2019, sulla base dei criteri e delle modalità del Disciplinare sopra richiamato, ha previsto:

  • per il telelavoro presso altra sede la conferma di un numero di postazioni pari al 4% del personale di comparto in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna Area vasta e presso la Direzione. Nel caso di domande in eccedenza rispetto a tale numero, è prevista dal Disciplinare la valutazione da parte della Direzione d’intesa con le strutture interessate, della disponibilità di ulteriori spazi e risorse strumentali già in possesso dell’Agenzia (senza costi aggiuntivi), nonché la possibilità di assegnare la stessa postazione a più dipendenti in giorni diversi.
  • per il telelavoro domiciliare, in considerazione dell’aumento di richieste per tale tipologia di telelavoro da parte dei dipendenti, un aumento delle postazioni domiciliari, rispetto a quelle concesse con il bando precedente, pari ad un totale di n. 30 postazioni.

Con decreto dirigenziale n.48/2019 sono state approvate le graduatorie attualmente vigenti per l'accesso al telelavoro per il personale di comparto, che prevedono la fruizione del telelavoro da parte dei dipendenti interessati per la durata di due anni a decorrere dal mese di maggio 2019.

Misure di emergenza per l'epidemia da coronavirus

Vista l’attuale situazione di emergenza sanitaria da COVID -19 e in linea con quanto disposto dai diversi provvedimenti governativi nonché dall’Amministrazione regionale a tutela della salute pubblica, ARPAT ha disposto l’assegnazione agli operatori dell’Agenzia del telelavoro domiciliare su 5 giorni settimanali, con l'instaurazione e l'estensione del telelavoro preesistente - che era territoriale o domiciliare, ad eccezione degli operatori che devono essere necessariamente presenti in sede, a rotazione, in quanto adibiti ad attività necessarie allo svolgimento delle funzioni essenziali dell’Agenzia e non prettamente “telelavorabili”.
Tale modalità terminerà allo scadere delle misure di emergenza dettate dai provvedimenti governativi.

Dati sull'applicazione del telelavoro in ARPAT

 

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