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Venerdì 18 dicembre 2020

Risanamento del sito radio televisivo presso il convento di San Francesco a Fiesole


Gli impianti trasferiti su un nuovo traliccio in località Poggio Al Vento, in prossimità di Settignano

Risanamento del sito radio televisivo presso il convento di San Francesco a Fiesole

punto di misura all’interno dell’orto del Convento

Sulla sommità della collina di Fiesole, nel giardino del convento di San Francesco, sono stati operativi da molti anni alcuni impianti radio in modulazione di frequenza (FM) per la copertura della città di Firenze. È ora giunto alla sua fase conclusiva il processo di risanamento di questo sito: una storia fatta di passaggi diversi che sta finalmente portando alla risoluzione definitiva della criticità individuata da ARPAT nell’anno 2016.

Il risanamento di un sito di impianti radioelettrici è il processo che, a seguito dell'accertamento del superamento dei valori di legge di campo elettromagnetico, porta la situazione a conformità, riducendo le emissioni degli impianti o dislocandoli altrove.

Anche per la possibile presenza di più aspetti autorizzativi (edilizio, paesaggistico, di impatto elettromagnetico) si tratta di un processo spesso complesso, che si sviluppa a volte su tempi lunghi, come in questo caso. Raccontiamo qui nel dettaglio le fasi principali di questa storia.

2015-2020: la storia del processo di risanamento del sito di Fiesole

Nel novembre 2015 il Settore Agenti fisici dell’Area vasta centro di ARPAT svolge una verifica strumentale per valutare l’impatto elettromagnetico nelle pertinenze esterne del convento, in prossimità degli impianti (vedi mappa del convento e delle sue pertinenze esterne), individuando una criticità nell’area del parco adibita a giardino e orto, usualmente frequentata dal personale del convento e dagli ospiti della RSA presente presso la struttura: il valore di campo misurato risulta infatti superiore al limite previsto dalla normativa, che fissa il valore di attenzione (6 V/m come media giornaliera) per edifici adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore e loro pertinenze.

convento.JPG 

ARPAT invia l’esito del controllo al Comune, al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ed alle società titolari degli impianti, indicando la necessità di svolgere nuove misure alla presenza di tutti i soggetti coinvolti, per

  • rilevare i contributi di ciascun impianto nelle condizioni di esercizio autorizzate
  • ricondurre a conformità il sito.

Da questo momento (marzo 2016), la storia si complica...

Le società interessate procedono alla progettazione di modifica degli impianti al fine di risolvere la criticità. La documentazione progettuale viene presentata ad ottobre 2016 e ARPAT, valutandola non sufficiente, richiede che sia integrata con informazioni di dettaglio tecnico sulle modifiche che si intendono apportare per ridurre l’impatto elettromagnetico rispetto alla situazione esistente.

La documentazione integrativa, presentata nel febbraio 2017, viene acquisita dal Comune nell’ambito di una Conferenza dei servizi nel cui contesto l'Agenzia esprime parere negativo sull'efficacia delle modifiche proposte perché non in grado di ridurre i livelli di campo elettrico entro i limiti di legge.

Nel luglio 2017, dopo aver rivalutato la situazione di complessa criticità del sito nei diversi suoi aspetti (edilizio, elettromagnetico, procedimentale), vengono sospesi i lavori della Conferenza, per concedere alle società titolari degli impianti il tempo di presentare eventuali osservazioni e ulteriore documentazione tecnica.

A seguito di parere negativo di Comune e di ARPAT, a ottobre 2017 la Conferenza dei servizi si conclude con la decisione di rigettare la proposta progettuale presentata e viene quindi riavviato il procedimento di controllo strumentale per la riduzione a conformità del sito, come proposto da ARPAT nel marzo 2016.

Nel maggio 2018, dopo alcuni rinvii dovuti alle avverse condizioni meteorologiche, ARPAT - alla presenza dei gestori degli impianti - svolge le misure nelle pertinenze esterne del convento, stabilendo i contributi di ciascun impianto al valore complessivo di campo elettrico e calcolando i rispettivi fattori di riduzione necessari ad ottenere il rispetto del valore di attenzione nell’intera area di pertinenza del Convento.

A seguito dell’esito del controllo, il Comune impone con ordinanza 191 del 26 ottobre 2018 la riduzione a conformità del sito. A marzo 2019, ARPAT svolge le misure di verifica di rispetto dell’ordinanza, accertando il ritorno a conformità del sito.

Si conclude così il procedimento di riduzione a conformità presso il sito di Fiesole, ma la storia non finisce qui: risulta infatti necessario individuare un sito alternativo poiché i gestori degli impianti segnalano che la riduzione di potenza imposta dal procedimento non permette un'adeguata qualità della ricezione dei programmi radio nell’area fiorentina. Peraltro, nell'ambito della Conferenza dei servizi, emerge una non conformità edilizia e il Comune ordina la demolizione del traliccio di sostegno degli impianti.

La soluzione prospettata ad aprile 2019 è quella di trasferire gli impianti su un traliccio di nuova costruzione, in località Poggio al Vento, in prossimità di Settignano, nel territorio comunale di Firenze. Questo progetto ha già ottenuto il parere favorevole di impatto paesaggistico da parte della soprintendenza, il titolo edilizio da parte del Comune di Firenze ed il parere positivo ARPAT per l’impatto elettromagnetico. (nell'immagine a seguire la posizione reciproca dei due siti RTV)

posizione-due-siti.JPG

A novembre 2020 ARPAT, per verificare lo stato di avanzamento del progetto di delocalizzazione degli impianti, svolge un sopralluogo presso la nuova postazione che si trova in un’area boscosa ed è costituita da un traliccio su cui sono collocati gli impianti e da un piccolo edificio, rivestito in legno, che contiene gli apparati di trasmissione.

Dalle misure eseguite nel corso del sopralluogo risultano attivate tutte le emittenti radio FM già collocate presso il sito di Fiesole. Data la posizione del traliccio, posto sulla sommità della collina, l’area circostante gli impianti non presenta alcuna criticità in relazione al campo elettromagnetico.

E il processo di risanamento elettromagnetico del sito San Francesco risulta così concluso.


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