Vai ai contenuti. | Spostati sulla navigazione

Sei in: Home Notizie ARPATnews 2020 127-20

Dove Siamo

 
ARPAT News - newsletter sulle tematiche ambientali
Mercoledì 09 settembre 2020

Seabin il “cestino del mare” approda a Livorno e Castiglione della Pescaia (GR)


Dopo essere stato posizionato nell'Arno a Firenze a luglio 2020, il dispositivo Seabin è approdato in mare a Livorno e Castiglione della Pescaia grazie alla campagna "Le nostre acque" promossa da Coop e LifeGate che entro la stagione estiva 2021 vedrà installati in totale 25 Seabin in tutta Italia

Seabin, un dispositivo semplice ma utile, un “cestino del mare” che raccoglie in un anno in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti plastici comprese le microplastiche e le microfibre che a luglio 2020 era stato posizionato a Firenze nelle acque dell'Arno, sotto al Ponte Vecchio, è approdato dal 28 agosto 2020 in altre due città toscane, questa volta sulla costa, nelle acque marine, portuali, a Livorno e Castiglione della Pescaia.

La campagna promossa da Coop Italia “Le nostre acque” con l'adesione al progetto LifeGate PlasticLess non ha solo l'obiettivo di ripulire i nostri mari e fiumi dai rifiuti galleggianti, ma soprattutto punta a diffondere consapevolezza sul tema dell’inquinamento da plastica e promuovere le buone pratiche.

cestino vuoto e pieno di rifiuti

Seabin è stato installato a Livorno presso il circolo della Pesca N. Sauro ed a Castiglione della Pescaia nella Darsena comunale e rappresentano la quinta e la sesta tappa della campagna di Coop per l'ambiente che vedrà installati entro la stagione estiva 2021 altri Seabin fino ad arrivare a 25 cestini posizionati in tutta Italia, in accordo con le cooperative di consumatori presenti sui vari territori.

bimbo e cestinoLa campagna era stata anticipata già nel 2019, con l’installazione di un primo Seabin presso la Marina di Sestri Ponente, a Genova, dove in un solo anno il cestino ha raccolto ben 1.700 chilogrammi di rifiuti galleggianti, un risultato ottimo, dovuto a un posizionamento strategico e a un’oculata manutenzione.

Il dispositivo è molto semplice, è un vero e proprio cestino che galleggia a pelo d'acqua e che viene installato nei “punti di accumulo” dove i venti e correnti tendono a far depositare i detriti galleggianti, riuscendo così a catturare i rifiuti, dai più grandi fino alle microplastiche, mentre una piccola pompa espelle l'acqua filtrata. È in grado di lavorare tutti i giorni, 24 ore su 24, e pompa fino a 25.000 litri d'acqua all'ora e necessita di interventi di svuotamento e pulizia.

La manutenzione è quindi fondamentale per la buona riuscita del progetto e mentre a Firenze vede il coinvolgimento degli atleti della Società Canottieri sotto il Ponte Vecchio, a Livorno coinvolge il Circolo della Pesca N. Sauro che gestirà il Seabin svuotandolo e giornalmente, rendicontando i rifiuti e gestendo la parte di raccolta differenziata e successivo conferimento per riciclo e smaltimento affidato ad Aamps.

differenziata

Il progetto LifeGate PlasticLess sostiene un’economia circolare, che preveda un minor utilizzo di imballaggi di plastica e il corretto riciclo e riuso di questi oggetti, e che vuole contribuire in modo concreto alla riduzione dei rifiuti di plastica nei fiumi e nei mari attraverso l’utilizzo e l’installazione del dispositivo Seabin.

Il direttore scientifico di LifeGate, Simone Molteni, ha commentato che “la pandemia ci ha insegnato che la natura può pensare più in grande di noi e delle nostre abitudini; è indispensabile lavorare per un'economia rispettosa e anche rigenerativa degli ecosistemi che abbiamo rovinato. La collaborazione tra Coop e LifeGate va in questa direzione e speriamo possa ispirare le aziende che oggi ragionano su una nuova ripartenza”.

Le tappe toscane di questa campagna di Coop e LifeGate per ridurre l'inquinamento dei mari da plastica si sono svolte grazie alla collaborazione con il Comune di Livorno, il Comune di Castiglione della Pescaia, Unicoop Tirreno e la Regione Toscana, che conferma l'impegno della Toscana nella promozione ed adozione di misure per la riduzione dell'incidenza della plastica sull'ambiente; prima regione in Italia a vietare la somministrazione e uso di plastica mono-uso nelle spiagge toscane, con la legge del 28 giugno 2019, n.37, estendendo poi il divieto anche nei parchi e nelle aree protette e nelle fiere ed eventi organizzati o finanziati, anche in parte, da Regione, enti locali, enti e aziende soggette alla vigilanza degli stessi. 

L'attenzione della Regione Toscana al tema della riduzione delle plastiche quali agenti inquinanti dell'ecosistema è stata poi riconfermata dalla legge n.63 del 14 ottobre 2019 “Interventi di sensibilizzazione per la riduzione e il riciclo della plastica nell’ambiente” in cui si afferma che gli obiettivi di sostenibilità ambientale possono essere raggiunti anche con il mutamento delle condotte collettive che incidono sul nostro ambiente e che tale cambiamento risulta direttamente correlato con la conoscenza dei problemi e con la consapevolezza delle regole esistenti.

tavoloUn ruolo molto importante nella prevenzione dell'inquinamento da plastica è comunque svolto dalla consapevolezza dei cittadini nella scelta di consumi sostenibili ma anche e soprattutto dalle scelte dei produttori di puntare sulla produzione di bioplastiche compatibili con l'ambiente e per questo occorre un grande investimento nella ricerca; a questo proposito la prof.ssa Maurizia Seggiani del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa, presente all'inaugurazione di Seabin a Livorno, ha ricordato il progetto di ricerca che l'Università sta portando avanti a Livorno in collaborazione con ASA – Azienda Servizi Ambientali e l'Acquario di Livorno, proprio per testare la biodegradabilità di biopolimeri termoplastici in acqua di mare, impiegati come materiale ecosostenibile per supporti utili a propagare le praterie di Posidonia oceanica.

E sempre nel segno della cooperazione tra i vari soggetti presenti sul territorio di Livorno per favorire ed educare i cittadini alla scelta di “buone pratiche” per la tutela dell'ambiente e del mare, la cooperazione tra Acquario di Livorno, gestito da Costa Edutainment SpA e Unicoop Tirreno che ha donato all'Acquario il pannello “Tra dire e il mare c'è di mezzo il fare”. Come ha specificato Giovanni Raimondi, Biologo dell'Acquario di LivornoUn elenco di buone pratiche da diffondere ed utilizzare in una specifica attività didattica che porti i ragazzi a compiere azioni concrete per proteggere “i Loro mari”; il cambiamento di una società parte dal singolo cittadino, ma il singolo cittadino per cambiare, ha bisogno di forti motivazioni legate alla sua vita quotidiana, per vedere nell'immediato gli effetti del suo cambiamento. Ecco che proteggere l'Ambiente e il Mare, in senso generale, deve partire dal proteggere “il Mio Ambiente” “il Mio Mare” quello che vivo ogni giorno, sentendo nel cuore quanto è importante per me, per iniziare ad adottare buone pratiche per la sua protezione”.

 

Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati
Maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita




— archiviato sotto: , , ,
Azioni sul documento
Strumenti personali